Quaranti anni fa, sulla pagine del settimale di manga per ragazzi "Shonen Magazine" n.25 edito in Giappone da Kodansha faceva capolino il primo episodio di un nuovo fumetto scritto e disegnato da Go Nagai: il suo nome era Devilman.
Nagai, all'epoca ventisettenne, era già un noto ed apprezzato fumettista grazie ad alcune serie che avevano ottenuto grande successo come il "famigerato" Harenchi Gakuen che tanto scalpore aveva destato fra l'opinione pubblica giapponese a causa della satira dissacrante verso le istituzioni scolastiche o Abashiri Ikka, altro grande successo di Go Nagai inedito in Italia che vede protagonista delle vicende una bizzarra famiglia di criminali. Ma è proprio con Devilman che l'autore si discosta in maniera decisa dalle atmosfere "comedy" (benchè spesso e volentieri venate da uno spiccato quanto originale senso del grottesco) per esplorare un tipo di narrazione profondamente diversa sia per quello che riguarda lo stile di visualizzazione che per i temi trattati, la nuova serie è uno "story manga" di genere horror dalla caratteristiche ben diverse rispetto alla precedente produzione di Nagai incentrata prevalentemente su gag e situazioni comiche.
La nuova serie a fumetti nasce anche grazie all'interessamento della Toei che visto il suo precedente ed incompiuto Mao Dante del 1971 (per certi versi una sorta di "prova generale" per Devilman), chiede a Nagai un personaggio simile che però sia adatto ad una trasposizione a cartoni animati, Mao Dante infatti è ritenuto troppo "adulto": anime e manga prendono quindi il via parallelamente ma risulta chiaro che sono due opere ben diverse, il Devilman televisivo benchè piacevole e prodotto con cura è caratterizzato alla stregua di un "super-eroe" mentre è il Devilman scritto e disegnato da Go Nagai che episodio dopo episodio da vita ad una saga entusiasmante ed imprevedibile entrata ormai nella storia del fumetto giapponese, un classico che nonostante le decadi di anni trascorse dalla prima apparizione risulta "moderno" oggi come allora, così come solo i veri classici sanno fare. In Devilman troviamo tutti i temi più cari all'autore come le riflessioni sulla natura della società costruita dall'uomo o la dualità insita nell'animo dei personaggi, il tutto reso in uno stile graffiante e suggestivo davvero memorabile.
Perciò unitevi a noi: buon quarantesimo anniversario Devilman! :)
Nella immagine: avevamo pensato di chiedere ad un disegnatore nostrano di realizzare un disegno "commemorativo" da inviare come omaggio al maestro giapponese (come siamo soliti fare da diversi anni in occasione del suo compleanno) ma non essendo riusciti a contattare chi avremmo voluto dovete accontentarvi di... un mio personale tributo (siate clementi! non sono un disegnatore professionista ^_^''): il disegno raffigura la scultura dei demoni che Ryo Asuka mostra ad un ignaro Akira Fudo all'inizio del fumetto, da li in poi la sua vita non è più stata la stessa ma anche la nostra in qualità di lettori, no?! :D
PS: stiamo pensando di inaugurare una sezione dedicata ai disegni di voi fan aventi per soggetto i personaggi di Go Nagai (quelli dei professionisti che vorranno gentilmente accordarci il loro aiuto ce li conserviamo per l'appuntamento speciale annuale! :) ), quindi se volete inviateceli ed appariranno sul nostro blog, in attesa magari di vederli pubblicati su di uno speciale cartaceo di "Kabuto" (come ai "vecchi tempi"! :D ) in occasione del ventennale del nostro "Go Nagai Fan Club Italy" nel 2013!